GIOVEDI' 23 GENNAIO ore 21.00


[mano morta con dita (Valentina Editrice, 2012, poesie di Luca Rizzatello, incisioni di Nicola Cavallaro) è un libro cubico, perchè ci sono undici poesie di undici versi di undici sillabe, e ci sono anche undici incisioni più una, che è la copertina. ma il libro fa parte di un progetto più ampio, consistente in una videoinstallazione e in un allestimento scenico, ottenuti dalla rielaborazione dei materiali di partenza]
altro su manomortacondita.wordpress.com
In esposizione sino al 19 marzo , Martedi –sabato 18.00-24.00
La videoinstallazione mano morta con dita verrà proiettata nuovamente a ciclo continuo Sabato 25/1 in occasione di ART CITY WHITE NIGHT.
A seguire: DIVANOFOBIA in concerto (I FANTASMI BACIALI Tour)

Prufrock spa (Nicola Cavallaro + Luca Rizzatello) nasce nel 2005 come laboratorio di videoarte, specializzandosi progressivamente nella produzione di videoinstallazioni e di booktrailers. Dal 2007, con il progetto di riscrittura Make it Happening – ideato con Federico Zanatta (Father Murphy) – la costruzione di architetture visive e sonore viene estesa alle possibilità reali offerte dagli spazi fisici: un classico della tradizione viene riscritto e adattato al luogo ospite, trasformando la cornice in opera e in contenitore di eventi. Viene inoltre curata la rassegna Precipitati e composti, dedicata alla ricerca sulla sonorizzazione di testi poetici. Dal 2012 é anche casa editrice, con una particolare attenzione per il progetto grafico e per i materiali che andranno a costituire l'oggetto libro. Il proposito è quello di investire realmente sull'autore, svincolandolo dalle forme – dirette e oblique – dell'autoproduzione.
prufrockspa.com

I Divanofobia si affacciano al panorama musicale italiano con il loro primo disco “I fantasmi baciali”, proponendo una soluzione poetica, rock e cantautorale propria, segno di una volontà di questi quattro ragazzi bolognesi di esprimersi senza rifugiarsi per forza in generi prestabiliti. Il coraggio di questa formazione d’altronde trapela dal nome stesso della band che vuole esprimere un atteggiamento esistenziale propositivo, attivo e disposto al movimento. Nel giro dei nove brani di questo album di debutto vengono rielaborate le influenze musicali di una generazione, viene sintetizzato un numero ragguardevole di lezioni musicali che si muovono dall’indierock nostrano al math statunitense sino al nostro miglior cantautorato. Si sentono echi di gruppi come Afterhours, Marlene Kuntz e Verdena ma l’orecchio attento percepisce sottotraccia altri terreni di provenienza in cui cresce un’eterogeneità di artisti che spazia dai più consacrati ad altri meno conosciuti (Radiohead, Maps and Atlases, Medications, Volcano!, The Dodos, Karate, Grizzly Bear, Elbow, Morgan, Lucio Battisti).
divanofobia.com